Pronti a Prendersi la Scena

Giovane e ambiziosa come i sui fondatori, la compagine pratese dell’Eureka vuole proseguire nel suo percorso di crescita. Progetti e obiettivi di un club nato… da una partita di calcetto!

Galeollo fu il classico calcetto fra amici. Ci per­ donerà il Sommo Poeta se prendiamo in prestito, stravolgendola, una delle più celebri citazioni del Carto V dell’informo. Tuttavia, è anche quella che risulta più appropriata per fotografare l’istante in cui è cominciato il cammino della Fil-3 Eureka, compagine pratese iscritta al campionato di Terza Categoria. Una squadra composta innanzitutto da amici, che in occasione di uno dei consueti calcetti infrasettimanali hanno deciso di dar vita ad un nuovo sodalizio calcistico… che in pochi anni, dopo una parentesi nel campionato amatori, ha spiccato il volo in FIGC e attende di raggiungere traguardi sempre più ambizioni.

Come tutto è Nato: Il racconto del Presidente Lombardi

Sono quelli di Matteo Lombardi e Francesco Gelli i volti da cui è partito il progetto Eureka. I due, legati da un rapporto di amicizia oltre che appassionati di pallone, proprio in occasione di una partitella di calcetto hanno cominciato a costruire il loro progetto, che i poco tempo ha preso corpo coinvolgendo più persone. A raccontarci i primi passi del club pratese ci ha pensato lo stesso Lombardi, che ricopre l’incarico di presidente.

Partiamo dagli inizi: tutto comincia da una partita a calcetto.
Esattamente. Nella stagione 2014-2015 insieme ad alcuni amici avevamo una squadra di calcetto, con cui facevamo la classica partitella infrasettimanale. Nel 2016 abbiamo deciso di fare un primo passo avanti, completando l’iter richiesto per formare una nuova ASD. in quell’anno tuttavia abbiamo mantenuto la dimensione di squadra di calcio a 7, almeno fino a quando il gruppo non ha cominciato ad aumentare in maniera esponenziale.

Un volta estesosi il gruppo cosa è successo?
Abbiamo ritenuto che la dimensione più adatta fosse quella di calcio a 11 e di conseguenza abbiamo deciso di iscriverci al campionato amatori UISP nella stagione 2017-2018.

Poi è arrivato un ulteriore passo avanti…
Il campionato UISP ci ha dato la consapevolezza per ambire a qualcosa di importante, sopratutto dal punto di vista organizzativo. Così nella stagione 2018-2019 abbiamo fatto il nostro debutto in FIGC, iscrivendoci al nostro primo campionato di Terza Categoria.

Come è stato il vostro debutto in FIGC??
Il primo anno non è andato benissimo, come certificato dall’ultima posizione in classifica. Logicamente abbiamo sentito il saldo rispetto agli amatori e, come da pronostico, dovevamo attraversare un anno di assestamento. Nella seconda stagione, ovvero quella passata, c’è stato qualche miglioramento anche se poi la pandemia ha interrotto il campionato ad inizio marzo.

Dopo le prime due stagioni di adattamento alla categoria, quest’anno vi eravate presentati carichi ai nastri di partenza della nuova stagione.
Abbiamo fatto una buona campagna acquisti, facendo anche alcuni investimenti importanti che hanno certamente migliorato qualititivamente la rosa. Ai nuovi innesti in rosa si aggiunge il cambio alla guida tecnica, con l’arrivo di un mister esperto come Maurizio Vespasiano. Purtroppo però non abbiamo avuto modo di testare la nostra nuova rosa, visto che la nuova ondata di emergenza sanitaria ha bloccato ancora una volta il calcio dilettantistico.

Le uniche occasioni per vedere all’opera i nuovi sono state le amichevoli: che indicazioni ha avuto?
La squadra mi ha fatto una buonissima impressione, anche perchè eravamo consapevoli della bontà degli innesti fatti. Non nego che quest’anno eravamo partiti con l’intento di recitare un ruolo da protagonisti in campionato, visto il format dei gironi e lo spostamento di alcune compagini attrezzate, in primis il Tobbiana, nel girone pistoiese.

Pensi che i campionati potranno riprendere?
Purtroppo, credo sia praticamente impossibile, perchè se si dovesse ricominciare anche ad aprile ci sarebbe da rifare una preparazione lunga ma sopratutto si dovrebbe ripensare ancora una volta al format del campionato. Forse c’è la possibilità di disputare una sorta di torneo più breve, ma certezze al memento non ce ne sono.

Tornando ai cambiamenti operati alla rosa, quest’anno che profili avete inserito in squadra?
Abbiamo cercato di inserire ragazzi giovani, prelevati sopratutto dalla Juniores di Tavola Calcio, con cui abbiamo instaurato una collaborazione essendo anche vicini alla loro sede.

L’innesto di tanti giovani è propedeutico a nuovi progetti futuri? Magari alla creazione di squadre giovanili?
Perchè no? L’idea è proprio quella di operare a lungo termine e l’inserimento di giovani aiuta in tal senso. Non nego che abbiamo l’ambizione di ampliare il nostro organico di squadre e già ci siamo mossi, costituendo una squadra di calcio a 5. Futuro con settore giovanile? Anche senza le difficoltà portate dalla pandemia sarebbe difficile dare una risposta certa. Sicuramente ci vorranno alcuni anni per veder nascere qualche squadra di settore giovanile, però l’ambizione non ci manca e sicuramente lavoreremo per provare a raggiungere anche questo traguardo.

 

La Parte Tecnica con diesse Gelli

Accanto a Lombardi l’altro pilastri del club pratese è Francesco Gelli che ricopre l’incarico di direttore sportivo. Col suo lavoro, Gelli ha partecipato direttamente alla costruzione di un gruppo che adesso punta a recitare un ruolo da pratagonista nelle stagioni a venire.

Prima di concentrarci sugli aspetti tecnici, che bilancio fai di questi primi anni di attività del vostro Eureka?
Diciamo innanzitutto che siamo davvero partiti dalla base, visto che abbiamo cominciato come gruppo di amici che giocavano a calcetto. Insieme a Matteo abbiamo voluto in merito di ambire ogni anno a migliorarci e questo aspetto ci ha fati diventare quello che siamo ora, ovvero una realtà consolidata del campionato di Terza Categoria.
A mio parere, tuttavia, il vero passo in avanti lo abbiamo fatto prendendo in gestione l’impianto sportivo “Achilli” di Tavola.

In pochi anni siete riusciti a mettere in piani una bella realtà: in futuro a cosa ambite?
Non vogliamo fermarci qui. Essendo molto giovani, sia come squadra che come dirigenza, abbiamo intenzione di crescere ulteriormente, partendo magari dalla formazione di squadre giovanili.

Rispetto al campionato amatori, quali differenze avete riscontrato passando in Terza Categoria?
Le differenze sono evidenti e non a caso abbiamo incontrato alcuni difficoltà. Diciamo che il divario tra amatori e FIGC di vede sopratutto per quanto riguarda la preparazione fisica e la mentalità. Quando siamo arrivati in FIGC avevamo una squadra esperta, ma che si vedeva che era reduce da un livello inferiore. Il nostro merito è stato quello di lavorare duramente per adattarci alla categoria, grazie ache all’ottimo lavoro svolto da mister Caspirini e dal suo staff.

Passiamo a quest’estate, che ha portato in dote tanti cambiamenti del vostro organico.
Si perchè a seguito di una chiamata importante, mister Casprini ha lasciato il club e lo abbiamo sostituito con Maurizio Vespasiano, l’anno scorso alla guida della juniores del Tavola. Oltre alla guida tecnica, abbiamo inserito tanti giovani che ci consentono d fare una programmazione a lungo termine.

Come si presenta il gruppo di quest’anno?
Mister Vespasiano ci ha portato sicuramente tanta esperienza e il suo apporto sarà utile per far maturare il gruppo. Era quello che cercavamo e siamo contenti di averlo accolto nel gruppo. Inoltre abbiamo preso tanti ragazzi, sopratutto giovani che hanno accresciuto il potenziale della rosa sia da un punto di vista numerico che qualitativo. Già nelle amichevoli pre-campionato si sono visti i progressi fatti dalla squadra e adesso siamo in attesa di capire se e quando si potrà riprendere.

Possibile un’eventuale ripresa dei campionati?
La vedo dura, anche se spero che federazione e governo trovino un compromesso per provare quantomeno a farci ripartire perchè ritengo che con le giuste precauzioni si possa fare e sarebbe un passo fondamentale per aiutare le società nel momento di grossa difficoltà che stanno attraversando. Anzi, per concludere ne approfitto per ringraziare le aziende che ci fanno da sponsor e che nonostante siamo fermi, ci continuano a dare un aiuto fondamentale.

(F.P)

Articolo pubblicato sulla rivista “Calciopiù” il 19 Gennaio 2021